Economia | Pianezza | 25/09/2024 17:30:06

Servizi educativi per l'infanzia: 4,7 milioni di euro dalla Regione Piemonte ai Comuni


L'elenco di tutti i Comuni che hanno ricevuto il contributo dalla Regione Piemonte per i servizi educativi per l'infanzia


La Regione Piemonte ha stanziato 4,7 milioni di euro a favore dei Comuni che ospitano servizi educativi per l’infanzia, con l’obiettivo di supportare il loro funzionamento, ridurre le tariffe per le famiglie e migliorare la qualità dell’offerta educativa attraverso la formazione del personale. Questo contributo rappresenta un importante sostegno ai servizi dedicati ai bambini da 0 a 3 anni, come nidi, micro-nidi, nidi familiari, sezioni primavera e spazi gioco.
Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all’Istruzione e al Merito della Regione Piemonte, ha sottolineato l'importanza di questo intervento: “Investire in strutture educative per l'infanzia significa dare alle nuove generazioni le basi solide su cui costruire il proprio futuro”. L’investimento intende rafforzare i servizi dedicati all’infanzia, assicurando l’accessibilità economica e potenziando la qualità attraverso la formazione degli educatori.
Il contributo regionale si affianca a quello del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha stanziato 14,6 milioni di euro per il 2024. Questi finanziamenti rientrano nel Piano nazionale volto a sostenere i servizi educativi per i bambini da 0 a 6 anni, sebbene la Regione Piemonte abbia sempre dedicato particolare attenzione alla fascia 0-3 anni.
Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte, ha dichierato: “Il sostegno di 4,7 milioni di euro ai comuni per i servizi educativi per l'infanzia rappresenta un passo fondamentale nella direzione di un'educazione inclusiva e di qualità per tutti. La Regione Piemonte riconosce l'importanza cruciale dei primi anni di vita nello sviluppo cognitivo, emotivo e sociale dei bambini. Investire in strutture educative per l'infanzia significa dare alle nuove generazioni le basi solide su cui costruire il proprio futuro, ma non solo: servizi alla famiglia più efficienti sono la miglior forma di contrasto al fenomeno della denatalità. Il nostro è un impegno verso la costruzione di contesti in cui ogni bambino, indipendentemente dal contesto familiare, possa avere accesso a un'educazione che stimoli le sue potenzialità. Vogliamo sostenere le famiglie piemontesi, aiutandole a conciliare vita lavorativa e genitoriale, e valorizzare il ruolo degli educatori, figure essenziali nel percorso di crescita dei nostri piccoli cittadini. Si tratta di un investimento che guarda al lungo termine, con l’obiettivo di creare un sistema educativo sempre più accessibile, equo e capace di rispondere ai bisogni del nostro territorio. L'infanzia è il momento in cui si gettano i semi del futuro, ed è nostra responsabilità far sì che ogni bambino possa crescere in un ambiente stimolante e sicuro” ha concluso Chiorino, ricordando come la recente legge regionale 0-6, fortemente voluta dal suo assessorato, avesse valorizzato il ruolo dei Comuni, con un passaggio fondamentale su competenze autorizzatorie, di vigilanza e di accreditamento".
Come vengono distribuite le risorse
Le risorse vengono allocate ai Comuni piemontesi sulla base di una rilevazione informatica condotta dalla Regione, che ha raccolto dati fondamentali per la distribuzione dei fondi. Per il 2024, 385 Comuni hanno partecipato alla rilevazione, segnalando il numero medio di bambini frequentanti i servizi tra il 2 gennaio 2023 e il 15 febbraio 2024, per un totale di 23.580 bambini coinvolti. Tra questi, 34 Comuni sono capofila dei Coordinamenti Pedagogici Territoriali e riceveranno una premialità aggiuntiva, proporzionata al numero di servizi e di bambini frequentanti, destinata alla qualificazione del personale educativo e docente.
Il contrasto alla denatalità
L’assessore Chiorino ha evidenziato come un sistema di servizi educativi efficiente e accessibile rappresenti uno strumento efficace per contrastare la denatalità: “Servizi alla famiglia più efficienti sono la miglior forma di contrasto al fenomeno della denatalità”. L’investimento nei servizi educativi non solo sostiene le famiglie, ma promuove anche la fiducia nella possibilità di conciliare lavoro e vita familiare, rendendo più accessibile la scelta di avere figli.
Come verranno impiegate le risorse
I 19 milioni di euro complessivamente disponibili, tra fondi regionali e nazionali, permetteranno ai Comuni di attuare una serie di interventi cruciali per migliorare l’efficacia dei servizi per l’infanzia. Questi includono:
Sostenere i costi di gestione dei servizi educativi pubblici e privati attivi sul territorio comunale.
Favorire il pieno utilizzo dei posti disponibili e ridurre la partecipazione economica delle famiglie alle spese di funzionamento, come i costi del personale, le utenze, gli approvvigionamenti e la manutenzione.
Ridurre le tariffe per l’accesso ai servizi educativi.
Potenziare i servizi delle sezioni primavera, riducendo progressivamente la necessità di anticipare l’iscrizione alla scuola dell’infanzia.
Per il secondo anno consecutivo, una parte delle risorse sarà destinata alla qualificazione del personale educativo e docente, in linea con il Piano nazionale di formazione (legge 107 del 2015), e al sostegno dei Coordinamenti Pedagogici Territoriali, che rappresentano un importante strumento di coordinamento e innovazione nei servizi per l’infanzia.
L’iniziativa della Regione Piemonte conferma l’impegno a consolidare una rete di servizi educativi di qualità, accessibili a tutte le famiglie, per favorire la crescita dei più piccoli e il benessere della comunità.
Ulteriori informazioni sono reperibili al seguente link:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/istruzione-formazione-lavoro/istruzione/0-6-anni-servizi-contributi/piano-dazione-nazionale-per-sostegno-sistema-integrato-0-6-anni


Eleco dei comuni che hanno ottenuto il contributo

https://www.regione.piemonte.it/web/pinforma/notizie/nuove-risorse-ai-servizi-educativi-per-linfanzia