Turismo | Torino | 01/05/2025 11:23:45

Ponte del Primo Maggio: agriturismi torinesi al completo, boom di prenotazioni


Torino riscopre la campagna: relax, natura e cucina genuina, agriturismi presi d’assalto per il Primo Maggio


Tutto esaurito negli agriturismi della provincia di Torino per il ponte del Primo Maggio. Il lungo weekend, complice il meteo favorevole, ha registrato un vero e proprio boom di presenze nelle strutture agrituristiche, segnando un inizio anticipato per la stagione turistica nelle campagne e nei borghi del territorio.
L’agriturismo, ormai, non è più soltanto sinonimo di pranzo con prodotti genuini a chilometro zero, ma si afferma sempre più come punto di riferimento per un turismo slow, immerso nella natura, nella cultura e nella tradizione locale. A confermarlo sono i numeri: nel Torinese si contano oggi 147 agriturismi, con una disponibilità di 1.558 posti letto e ben 4.526 coperti per la ristorazione.
Un’offerta che, come sottolinea Coldiretti Torino, integra in modo decisivo l’attrattiva turistica della provincia, anche in aree che fino a poco tempo fa non rientravano nei circuiti tradizionali. “L’agriturismo – spiega Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino è il cuore della scelta turistica basata sull’enogastronomia e sulla gradevolezza dei paesaggi, oltre che sull’integrazione tra cultura locale, storia, benessere e cucina. Va valorizzato come risorsa strategica dei sistemi turistici locali”.
La tendenza è confermata anche da Jacopo Barone, presidente di Terranostra Torino, l’associazione degli agriturismi di Campagna Amica-Coldiretti. “Questi ponti primaverili segnano l’avvio della stagione turistica estiva, soprattutto grazie all’arrivo di turisti stranieri. Dopo i mesi dedicati agli sport invernali in montagna, ora è il momento del relax, del turismo enogastronomico e delle esperienze all’aperto anche in collina e pianura”.
Cresce, quindi, la quota di visitatori che sceglie l’agriturismo non solo per mangiare bene, ma per vivere un’esperienza autentica. “Le nostre aziende agricole – continua Barone – spesso rappresentano l’unica ricettività disponibile in alcuni comuni. Ma il vero valore aggiunto è l’atmosfera familiare, il rapporto diretto con gli agricoltori e la possibilità di conoscere da vicino la vita rurale, tra animali, coltivazioni e cucina”.
Una scelta che arricchisce il viaggio e valorizza il tempo: lento, consapevole, immerso nella bellezza della natura. 

 


Autore:
Laura Di Betta