Tutto esaurito negli agriturismi della provincia di Torino per il ponte del Primo Maggio. Il lungo weekend, complice il meteo favorevole, ha registrato un vero e proprio boom di presenze nelle strutture agrituristiche, segnando un inizio anticipato per la stagione turistica nelle campagne e nei borghi del territorio.
L’agriturismo, ormai, non è più soltanto sinonimo di pranzo con prodotti genuini a chilometro zero, ma si afferma sempre più come punto di riferimento per un turismo slow, immerso nella natura, nella cultura e nella tradizione locale. A confermarlo sono i numeri: nel Torinese si contano oggi 147 agriturismi, con una disponibilità di 1.558 posti letto e ben 4.526 coperti per la ristorazione.
Un’offerta che, come sottolinea Coldiretti Torino, integra in modo decisivo l’attrattiva turistica della provincia, anche in aree che fino a poco tempo fa non rientravano nei circuiti tradizionali. “L’agriturismo – spiega Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino – è il cuore della scelta turistica basata sull’enogastronomia e sulla gradevolezza dei paesaggi, oltre che sull’integrazione tra cultura locale, storia, benessere e cucina. Va valorizzato come risorsa strategica dei sistemi turistici locali”.
La tendenza è confermata anche da Jacopo Barone, presidente di Terranostra Torino, l’associazione degli agriturismi di Campagna Amica-Coldiretti. “Questi ponti primaverili segnano l’avvio della stagione turistica estiva, soprattutto grazie all’arrivo di turisti stranieri. Dopo i mesi dedicati agli sport invernali in montagna, ora è il momento del relax, del turismo enogastronomico e delle esperienze all’aperto anche in collina e pianura”.
Cresce, quindi, la quota di visitatori che sceglie l’agriturismo non solo per mangiare bene, ma per vivere un’esperienza autentica. “Le nostre aziende agricole – continua Barone – spesso rappresentano l’unica ricettività disponibile in alcuni comuni. Ma il vero valore aggiunto è l’atmosfera familiare, il rapporto diretto con gli agricoltori e la possibilità di conoscere da vicino la vita rurale, tra animali, coltivazioni e cucina”.
Una scelta che arricchisce il viaggio e valorizza il tempo: lento, consapevole, immerso nella bellezza della natura.