In occasione della III Giornata Nazionale della Chirurgia Bariatrica, l'Ospedale di Rivoli ha organizzato un punto di incontro dedicato a sensibilizzare la popolazione sul tema dell'obesità, focalizzandosi su stili di vita, prevenzione e approcci terapeutici. Secondo il rapporto ISTAT del 2021, la quota di adulti in sovrappeso in Italia era pari al 36,1%, con una prevalenza del 43,9% tra gli uomini e del 28,8% tra le donne. Gli obesi rappresentavano l'11,5% della popolazione adulta, con il 12,3% tra i maschi e il 10,8% tra le femmine. Questi dati mostrano un trend in costante crescita, evidenziando come l'obesità stia diventando una vera e propria pandemia. Non a caso, è stato coniato il termine “globesity” per descrivere la globalizzazione di questo problema. L'obesità è una condizione pericolosa per la salute, associata a una riduzione dell'aspettativa di vita e a un aumento del rischio di sviluppare diverse comorbilità, tra cui malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche, pneumologiche e neoplasie. Pertanto, è essenziale affrontare questa malattia con soluzioni efficaci e durature. La Dr.ssa Maria Rosa D'Anna, Medico Chirurgo e Specialista in Chirurgia Generale presso l'ASL TO3 - Ospedale di Rivoli, sottolinea: “Come sanitari, abbiamo due priorità fondamentali: prevenire l'obesità e curare in modo efficace i casi esistenti. In molte situazioni, dieta, esercizio fisico, psicoterapia e farmaci possono non essere sufficienti. In tali casi, la chirurgia Bariatrica può rappresentare un'opzione efficace, garantendo una cura definitiva nel 60-80% dei pazienti. L'Ospedale di Rivoli è ora dotato di un team multidisciplinare specializzato nell'affrontare l'obesità, offrendo la possibilità di eseguire interventi di chirurgia Bariatrica. L'ambulatorio di chirurgia Bariatrica è operativo ogni venerdì e le visite possono essere prenotate attraverso il CUP (Centro Unico di Prenotazione)”.
Questa iniziativa mira non solo a informare e sensibilizzare la popolazione, ma anche a fornire strumenti concreti per combattere l'obesità, migliorando la qualità della vita delle persone affette da questa condizione. L'obiettivo è di creare una comunità più consapevole e informata, capace di affrontare con determinazione questa sfida di salute pubblica.