Lavoro | Novi Ligure | 05/08/2025 11:44:47

Difendere il lavoro, rilanciare l’industria: il Piemonte fa squadra sull’ex Ilva


Regione, sindacati ed enti locali uniti per un documento condiviso: “Serve una visione nazionale per garantire il futuro della siderurgia”


Novi Ligure (AL) -  Un fronte compatto tra istituzioni, sindacati e amministrazioni locali si è riunito il 4 agosto a Novi Ligure per affrontare il futuro degli stabilimenti ex Ilva presenti in Piemonte, con l’obiettivo dichiarato di difendere l’occupazione e rilanciare un settore considerato strategico per il sistema industriale nazionale.
All’incontro hanno partecipato figure chiave della politica e del mondo del lavoro: il Direttore generale di ILVA in amministrazione straordinaria, Francesco Zambon, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il vicepresidente e assessore al Lavoro Elena Chiorino, l’assessore regionale alla Logistica Enrico Bussalino, il sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere, il vicesindaco di Racconigi Alessandro Tribaudino, insieme ai rappresentanti sindacali e delle RSU.
Un documento condiviso per il Governo
La riunione si è conclusa con un impegno concreto: la redazione di un documento unitario che sarà trasmesso nei prossimi giorni al Governo. Un testo condiviso da enti locali, sindacati e lavoratori che punta a fissare una linea comune e precisa su cinque priorità strategiche:
* la strategicità dell’asset siderurgico, legato a doppio filo al futuro del sito di Taranto;
* l’unità d’intenti per un approccio complessivo e nazionale alla crisi;
* l’apertura a investimenti produttivi, purché finalizzati al rafforzamento e alla decarbonizzazione dell’intero gruppo;
* la tutela dell’occupazione, che deve restare al centro di ogni proposta industriale e deve rispettare precise tempistiche;
* il ruolo delle politiche attive del lavoro e della formazione come strumenti per accompagnare le trasformazioni tecnologiche del settore.
Le istituzioni: “Lavoratori e famiglie al centro”
La priorità assoluta per la Regione Piemonte sono le persone: i lavoratori, le loro famiglie e l’indotto – hanno dichiarato Cirio, Chiorino e Bussalino –. È nostro dovere presidiare ogni tavolo utile a tutelare l’occupazione, in piena sinergia con il territorio e con il Governo nazionale. Per questo, ribadiamo la necessità di una visione nazionale coerente, capace di garantire un futuro al comparto siderurgico e alle comunità coinvolte e ringraziamo il Governo per l’importante lavoro che sta portando avanti in questa fase”.
I rappresentanti regionali hanno ribadito il sostegno all’amministrazione straordinaria come strumento fondamentale per la gestione e il rilancio del gruppo, evidenziando la necessità di continuità produttiva e investimenti mirati.
Zambon: “Sicurezza, dignità e rilancio tecnologico”
Il direttore Zambon ha confermato l’impegno dell’azienda per il rilancio degli impianti piemontesi, sottolineando come l’acciaio resti un settore ad alta priorità strategica per il Paese. Ha inoltre rimarcato la necessità di garantire condizioni di sicurezza e dignità nei luoghi di lavoro, mentre si accelera sul piano degli investimenti e dell’innovazione.
A tal proposito, il Governo ha già stanziato 200 milioni di euro per l’ammodernamento degli impianti e la messa in sicurezza delle linee produttive, un segnale concreto che conferma la volontà di salvaguardare un comparto industriale cruciale.
Formazione: il ponte verso la transizione
Grande attenzione è stata dedicata anche al tema della formazione professionale, considerata la chiave per gestire il cambiamento. “Come Regione Piemonte – concludono Cirio, Chiorino e Bussalino – garantiamo la massima disponibilità a mettere in campo politiche attive del lavoro, così come richiesto dalle organizzazioni sindacali. Vogliamo accompagnare i lavoratori nell’aggiornamento delle competenze, affinché siano pronti a cogliere le opportunità offerte dalle trasformazioni in corso. Investire nella formazione significa investire nel futuro del lavoro e dei territori.”
Il tavolo di Novi Ligure ha dunque rappresentato non solo un momento di confronto, ma anche un passaggio operativo fondamentale in una vertenza complessa, che richiede risposte rapide e coordinate. Il documento unitario che sarà presto consegnato al Governo rappresenta la voce di un territorio che non intende arretrare.
Il rilancio della siderurgia piemontese – e più in generale italiana – passa dalla coesione delle istituzioni, dal coraggio delle scelte industriali e dalla centralità del lavoro. Una sfida che si gioca oggi, per garantire un futuro a intere comunità.

 


Autore:
Nicola Cuomo