Il 22 marzo, è stato inaugurato il 23° Glocal Film Festival a Torino, l'evento ha avuto il privilegio di ospitare l'attore e regista romano Carlo Verdone. Quest'occasione ha rappresentato una rara opportunità per gli appassionati di cinema e fotografia di incontrare e apprezzare l'arte di una delle figure più emblematiche del panorama cinematografico italiano. Il festival, diretto da Alice Filippi, si svolge a Torino dal 20 al 25 marzo 2024.Una delle attrazioni principali dell'evento è stata l'inaugurazione della mostra fotografica "Luci nel silenzio" di Carlo Verdone, curata da Alessandro Gaido ed Alice Filippi. La mostra, visitabile fino al 14 aprile con ingresso gratuito, ospitata presso il Polo del ‘900 in via del Carmine a Torino, presenta una collezione di scatti realizzati dallo stesso Verdone nel corso degli anni. Le fotografie, incentrate su nuvole, albe e tramonti, sono state descritte dall'artista come "Preghiere senza parole". Queste immagini rappresentano la sua profonda connessione con il cielo, un elemento naturale che ha sempre ispirato e affascinato Verdone nella sua estetica e nella sua contemplazione. Nei suoi scatti, Verdone trae ispirazione sia dall'arte pittorica, prendendo spunto dalle opere del futurista e divisionista Luigi Russolo, fino a quelle di artisti come Tiepolo, Monet, Turner e Constable, sia dalla musica. In particolare, le composizioni strumentali elettroniche di Brian Eno, Philip Glass, David Sylvian e Robert Fripp rappresentano per lui suoni che lo conducono alla contemplazione e allo stupore silenzioso del cielo. All'inaugurazione della mostra, Carlo Verdone ha entusiasmato il pubblico con le sue parole, presentando la mostra e illustrando il suo approccio alla fotografia: “Una passione assolutamente privata e liberatoria per chi, come me, ha dedicato e dedica ancora la sua vita artistica alla commedia, alla risata -dichiara il regista e attore romano- Finalmente, attraverso la fotografia, ho potuto riappropriarmi della mia vera indole: contemplativa, malinconica, spesso solitaria. Quando scatto non voglio nessuno accanto a me. Quel momento “mistico” è solo mio. Io e il cielo, un albero, una lontana montagna, una vallata. All’alba o al tramonto, prima o dopo una tempesta. Io e la natura nel corso delle stagioni, dove tutto è immobile. Senza alcuna traccia di umanità. La fortuna di abitare in alto, fin da piccolo, e di godere degli ampi terrazzi nel centro della mia Roma, ha sicuramente contribuito a predispormi verso lo stupore di quella moltitudine di colori che scandivano le varie stagioni . La svolta avvenne quando, sfogliando un libro di mio padre, trovai una pagina dove era stampato un dipinto di Russolo, dal titolo Lampi. Pittore e musicista, Russolo nel 1910 aveva raffigurato un paesaggio notturno, inquietante, sul quale incombevano minacciose nuvole che venivano illuminate da potenti lampi. Era un’immagine di rara vibrazione e suggestione. Quelle energie nascoste, attraverso le scintille abbaglianti, mi ipnotizzarono a tal punto che cominciai ad interessarmi al cielo visto da altri pittori. Ben conscio che mai nessun fotografo avrebbe potuto rendere le loro creazioni più sconvolgenti ed ipnotiche, cominciai a puntare la macchina fotografica verso l’alto. E ben presto il cielo divenne ispirazione ed ossessione”. Durante il Glocal Film Festival 2024, Carlo Verdone è stato onorato con il premio Bosca "Viaggio in Piemonte". Questo riconoscimento, ideato dall'Associazione Piemonte Movie in collaborazione con l'azienda vitivinicola Bosca e la Film Commission Torino Piemonte, è destinato a personalità del mondo del cinema che, pur non essendo piemontesi, hanno un profondo legame personale o professionale con la regione. Il premio include un tour location di tre giorni, completamente finanziato da FCTP, che può essere utilizzato dal premiato o devoluto a un giovane regista under 30. Con l'apertura della mostra, è stato organizzato un Talk presso il Polo del ‘900, con la partecipazione del direttore MNC Domenico De Gaetano, del direttore della Film Commission Torino Piemonte Paolo Manera e della giornalista de La Stampa Giulia Zonca. La giornata dedicata a Carlo Verdone è culminata con la cerimonia di consegna del Premio Stella della Mole, il più alto riconoscimento del Glocal Film Festival. Successivamente, il pubblico ha avuto l'opportunità di assistere alla proiezione del film "Il mio miglior nemico" (Italia, 2006), diretto, sceneggiato e interpretato da Verdone. La presenza di Carlo Verdone al 23° Glocal Film Festival di Torino ha arricchito l'evento, offrendo al pubblico l'opportunità di immergersi nella sua arte poliedrica, che spazia dalla recitazione alla regia, passando per la fotografia. La mostra "Luci nel silenzio" e i premi ricevuti sono testimonianza dell'importanza e dell'influenza di Verdone nel mondo del cinema e della cultura italiana. La sua capacità di raccontare storie e emozioni attraverso diverse forme d'arte continua a conquistare e ispirare generazioni di spettatori e appassionati.
Foto: Ufficio Stampa Glocal Film Festival