C'è un primo, importante passo avanti nella lotta per salvare le vite di Naso e Rosino, i due cinghiali che la ASL 3 Liguria intendeva abbattere. Grazie al ricorso presentato da Rifugio Miletta, supportato dall'avvocata Angelita Caruocciolo, il TAR della Liguria ha sospeso il provvedimento con decreto monocratico urgente.Questo successo, seppur significativo, non garantisce ancora la salvezza definitiva dei due cinghiali, che da due anni e mezzo vivono a Bargagli (GE) con Giordana G. dopo essere sfuggiti ai cacciatori. Tuttavia, rappresenta una prima vittoria nella continua battaglia di Rifugio Miletta contro le ingiustizie e per la difesa di vite innocenti. L'avvocata Caruocciolo ha spiegato: “Il TAR di Genova ha condiviso la nostra impostazione del ricorso e ha accolto ieri (venerdì 7 giugno), in tarda mattinata, la richiesta di misura cautelare urgente, basata sull'estrema urgenza e la condizione di improcrastinabilità dell'intervento giudiziale, visto il danno grave e irreparabile, ossia la vita dei due cinghiali, che sarebbe stata messa in pericolo poiché il provvedimento dell’amministrazione, per quanto impugnabile nei termini dei 60 giorni, concedeva solo 15 giorni per l’esecuzione della sanzione capitale”. Il provvedimento monocratico d’urgenza ottenuto da Rifugio Miletta ha la funzione di prevenire situazioni gravemente pregiudizievoli ed irreversibili. In questo contesto, come spiegato dall’avvocata Caruocciolo, “Il provvedimento giudiziale tiene conto in particolare della buona salute dei cinghiali, condizione ignorata dalla ASL, e ha ritenuto assente il pericolo per la collettività a fronte della irreparabilità del danno per gli animali. Nella camera di consiglio, dunque, si discuterà, questa volta con la possibilità di un contraddittorio formato, anche apertamente dei profili di diritto contenuti nel ricorso, sebbene sotto il profilo del cd. fumus e approfondendo gli aspetti del periculum in mora”. Ora si attende il provvedimento, si spera favorevole, di conferma del decreto in camera di consiglio da parte di un collegio di giudici riuniti, presumibilmente a fine giugno. La battaglia per salvare le vite di Naso e Rosino è ancora lunga e Rifugio Miletta continuerà strenuamente a sostenerla. “Rifugio Miletta è da sempre impegnata affinché le istituzioni comprendano la necessità di gestire tutte le problematiche che riguardano gli animali, in particolare quelli selvatici, partendo dal presupposto che il diritto alla vita è inalienabile e appartiene a ogni essere senziente, oltre i confini della nostra specie”, sottolinea Alessandra Motta, presidente di Rifugio Miletta. “Ora attendiamo la discussione in camera di consiglio e poi proseguiremo con le successive azioni, in base a cosa accadrà. Di sicuro non lasceremo soli Naso, Rosino e la loro umana Giordana e combatteremo al loro fianco contro una decisione priva di giustizia, di senso e di empatia”.