Cronaca | Venaria Reale | 10/10/2025 13:34:56

Scontri durante le manifestazioni a Torino e Venaria tra ottobre 2023 e aprile 2024, dieci persone colpite da misure cautelari


Dieci misure cautelari per violenza, resistenza e danneggiamenti: le manifestazioni di protesta tra ottobre 2023 e aprile 2024, dal Festival delle Regioni di Torino al G7 di Venaria


Nella mattinata odierna  del 10 ottobre, la Polizia di Stato della Questura di Torino, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha dato esecuzione a dieci misure cautelari personali emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torino. I provvedimenti – consistenti nell’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria e nell’obbligo di dimora nel comune di Torino con divieto di allontanamento dall’abitazione nelle ore serali e notturne (19.30-7.30) – riguardano soggetti indagati a vario titolo per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, violenza privata aggravata e danneggiamento.
Le indagini e gli episodi contestati
Le misure rappresentano l’esito di un’articolata attività investigativa condotta dalla Digos e dalla Squadra Mobile della Questura di Torino, che ha ricostruito una serie di episodi di tensione e violenza verificatisi nel capoluogo piemontese tra ottobre 2023 e aprile 2024, nel corso di diverse manifestazioni di protesta.
Tra i fatti :
•    2 e 3 ottobre 2023Festival delle Regioni e Province Autonome: in concomitanza con la visita del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di altre alte cariche dello Stato, due cortei non preavvisati hanno tentato di superare ripetutamente i cordoni delle Forze dell’Ordine, con spintoni, calci, sputi e lanci di oggetti. Diversi agenti furono colpiti anche con aste di bandiera.
•    17 novembre 2023 – Corteo studentesco contro la riforma Valditara: i manifestanti, violando le prescrizioni imposte dal Questore, entrarono in contatto con il personale del Reparto Mobile, opponendo resistenza alle disposizioni relative al percorso autorizzato.
•    5 dicembre 2023 – Scontri al campus universitario “Einaudi”: durante un volantinaggio organizzato dal Fuan, circa un centinaio di studenti dei collettivi di sinistra impedirono l’accesso all’ateneo a una decina di giovani del movimento universitario. L’intervento della Polizia si rese necessario per evitare il contatto diretto, ma gli agenti furono aggrediti con calci, pugni e lanci di oggetti, con un bilancio di dieci operatori feriti.
•    13 febbraio 2024 – Manifestazione pro Palestina davanti alla sede RAI di via Verdi: anche in questo caso si registrarono violenti tentativi di forzare i cordoni di sicurezza. Gli operatori delle Forze dell’Ordine vennero colpiti con sputi, calci e aste di bandiera, riportando sette feriti tra Polizia e Carabinieri. Nella stessa circostanza, un gruppo di manifestanti fece irruzione all’interno del McDonald’s di via Sant’Ottavio, causando imbrattamenti e danni per circa 10.000 euro.
•    29 aprile 2024 – Corteo contro il G7 di Venaria: durante la riunione ministeriale su Clima, Energia e Ambiente, un corteo non autorizzato si snodò per le vie del centro di Torino. I manifestanti tentarono più volte di raggiungere le aree in cui soggiornavano le delegazioni internazionali, affrontando gli agenti con sputi, spintoni e lanci di oggetti. Tre agenti del Reparto Mobile rimasero feriti e un mezzo di servizio venne danneggiato.
Parallelamente all’esecuzione delle misure cautelari, la Questura ha eseguito 13 perquisizioni domiciliari, delegate dalla Procura, nei confronti di persone denunciate per reati connessi a blocco stradale e ferroviario, danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e violazione di domicilio, commessi nel corso delle più recenti manifestazioni pro Palestina del 22 e 24 settembre e del 2 ottobre 2025.
Alcuni dei soggetti perquisiti risultano essere anche tra i destinatari delle misure restrittive odierne. Gli investigatori li hanno inoltre identificati in occasione della manifestazione nazionale pro Palestina svoltasi a Roma lo scorso 4 ottobre.
Complessivamente, nel quadro delle indagini relative agli episodi del 2023 e del 2024, la Polizia di Stato aveva già denunciato 37 persone per resistenza aggravata, oltraggio a pubblico ufficiale, violenza privata aggravata, danneggiamento e inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.
Le autorità sottolineano che tutti i soggetti coinvolti sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza definitiva di condanna, in ossequio al principio di presunzione di innocenza sancito dall’ordinamento.
Negli ultimi anni, Torino si è confermata una delle piazze italiane più attive sul fronte delle mobilitazioni politiche e studentesche. Le indagini odierne rientrano in una più ampia strategia di monitoraggio e contrasto dei fenomeni di violenza durante le manifestazioni pubbliche, con l’obiettivo – spiegano fonti investigative – di “garantire il diritto di protesta nel rispetto della legalità e della sicurezza collettiva”.

 


Autore:
Nicola Cuomo