Cronaca | Torino | 05/11/2024 13:37:18

Rapina con coltello a Torino, il ladro si tradisce con delle foto sul cloud


Rapinato in piena notte a Santa Rita, scopre l’identità del ladro grazie al cellulare rubato


Torino, Quartiere Santa Rita. Una storia quasi incredibile, degna di un thriller urbano, quella avvenuta a Torino. Un giovane di 25 anni è stato vittima di una rapina nel cuore della notte mentre passeggiava lungo Corso Sebastopoli nei primi giorni del mese scorso. L’aggressione, avvenuta nel noto quartiere Santa Rita, ha visto come protagonisti un gruppo di tre giovani, identificati come nordafricani. Uno di loro, armato di coltello, ha costretto il giovane a consegnare il cellulare, il portafoglio e uno zaino contenente un computer portatile. La vittima ha chiamato immediatamente le Forze dell’Ordine, ma i rapinatori si erano già dileguati nella notte. Il ragazzo, senza altre opzioni, ha sporto denuncia alla caserma dei Carabinieri di Borgo San Secondo. Proprio da qui è iniziata la svolta inaspettata che ha permesso di risalire al rapinatore. Qualche giorno dopo, collegandosi al proprio account cloud per recuperare dati e foto, il 25enne ha scoperto immagini sconosciute tra i suoi file. Scorrendo attentamente, ha riconosciuto senza alcun dubbio il volto del rapinatore della notte della rapina. Si trattava di fotografie scattate proprio dal presunto aggressore, probabilmente ignaro di avere l’account della vittima ancora sincronizzato. Forniti questi elementi agli inquirenti, è stato facile per le autorità risalire all’identità del rapinatore. Già noto alle forze dell’ordine, è stato rintracciato in poche ore nel quartiere San Salvario, dove è stato arrestato. Al momento della cattura, il giovane, un 19enne, aveva ancora con sé il cellulare della vittima, insieme a 11 grammi di hashish. Nei giorni scorsi, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari di Torino, i Carabinieri della Stazione San Secondo hanno notificato una misura cautelare in carcere al 19enne, fortemente indiziato di “rapina aggravata, in concorso con altri soggetti e con l’uso di arma da taglio.” Al momento, le indagini proseguono per identificare i due complici.

 


Autore:
Laura Di Betta