Cronaca | Torino | 04/11/2025 11:04:30

Colpo in via Andrea Doria a Torino: auto-ariete contro una vetrina, rubati 72 giubbini per un valore di oltre 20 mila euro


Identificati i quattro responsabili della spaccata in via Andrea Doria a Torino: rubati 72 capi per oltre 20mila euro. Disposte custodie cautelari in carcere




È stata risolta dai Carabinieri l’indagine sulla spettacolare “spaccata” avvenuta nella notte del 10 gennaio scorso nel cuore di Torino. Quattro uomini, di origine nordafricana e di età compresa tra i 27 e i 34 anni, sono stati identificati e raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino. Sono accusati di furto aggravato in concorso.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la banda aveva utilizzato un’automobile rubata come ariete per sfondare la vetrina di un negozio di abbigliamento in via Andrea Doria, nel centro città. In pochi minuti i ladri si erano impossessati di 72 capi d’abbigliamento, principalmente giubbini di marca, per un valore complessivo stimato in 20.300 euro.
L’intera azione era stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza del negozio, immagini fondamentali che hanno permesso agli inquirenti di dare avvio alle indagini.
Indagine meticolosa tra Torino e Biella
I Carabinieri del Nucleo Operativo Torino San Carlo hanno analizzato frame per frame le registrazioni del sistema di sicurezza, ampliando poi l’attività investigativa grazie alle telecamere dei negozi limitrofi. Questo ha consentito di tracciare i movimenti del gruppo prima e dopo il furto.
L’indagine è proseguita nei mesi successivi con:
•    attività tecniche di intercettazione,
•    osservazioni sul territorio tra Torino e Biella,
•    raccolta di testimonianze chiave,
•    e riscontri incrociati sul mezzo utilizzato per il colpo.
Un lavoro complesso che ha permesso di raccogliere elementi ritenuti sufficienti per identificare i presunti autori e ottenere la misura cautelare.
Il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto per tutti e quattro gli indagati la custodia cautelare in carcere. L’accusa è di furto aggravato in concorso, alla quale potrebbero aggiungersi ulteriori reati in fase processuale, legati al furto dell’automobile utilizzata per sfondare la vetrina.
L'episodio ha riportato l'attenzione sul tema della sicurezza nei centri urbani e sulla necessità di supportare gli esercenti con sistemi di videosorveglianza sempre più efficaci e tecnologie intelligenti per la prevenzione dei reati.


Autore:
Nicola Cuomo