Cronaca | Susa | 08/10/2024 15:14:07

Barricate e tensioni nella notte: attivisti No Tav in rivolta contro gli espropri


Scontri a San Giuliano di Susa: protesta No Tav contro gli espropri, barricate e bombe carta contro la Polizia




Nella notte del 7  ottobre, l'area di San Giuliano di Susa è stata teatro di intensi scontri tra attivisti e forze dell'ordine. Circa 150 manifestanti, molti dei quali appartenenti all'area antagonista e al movimento No Tav, si sono radunati per protestare contro le procedure di esproprio dei terreni nella zona interessata dai lavori della linea ferroviaria ad alta velocità (TAV). Molti dei partecipanti erano travisati, rendendo difficile la loro identificazione immediata.
Durante la manifestazione, i protestanti hanno lanciato sassi, artifizi pirotecnici e bombe carta contro la polizia, al fine di ostacolare l'avanzamento delle forze dell'ordine. Gli attivisti hanno eretto barricate e incendiato accumuli di legname nei pressi dello svincolo autostradale sulla SS25, causando la temporanea chiusura della viabilità in un tratto della strada statale. Questo ha creato notevoli disagi alla circolazione e all'ordine pubblico, con un'intensificazione delle tensioni già elevate tra il movimento No Tav e le autorità.
L'intervento della polizia è stato tempestivo, con le forze dell'ordine che hanno cercato di disperdere i manifestanti e ripristinare la calma. La della Questura di Torino ha immediatamente avviato le indagini, identificando già 11 persone legate al centro sociale ASKATASUNA e al movimento No Tav, alcune delle quali sarebbero state coinvolte direttamente negli scontri.
Gli attivisti No Tav da anni protestano contro la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, ritenuta da loro non necessaria e dannosa per l'ambiente e le comunità locali. La notte di disordini a San Giuliano di Susa rappresenta l'ennesimo episodio di un conflitto che sembra non trovare una soluzione, con entrambe le parti ferme nelle proprie posizioni: da un lato, le istituzioni che intendono proseguire con i lavori del TAV, dall'altro il movimento No Tav e l'area antagonista decisi a fermare il progetto con ogni mezzo necessario.
Gli inquirenti continuano a lavorare per individuare ulteriori responsabili degli scontri, mentre la situazione in Val di Susa rimane tesa.

 


Autore:
Laura Di Betta