Cronaca | Robassomero | 10/10/2025 19:03:14

Robassomero - Addestramento operativo dei Carabinieri nel Torinese : operazione antiterrorismo simulata


Esercitazione dei Carabinieri a Robassomero: impegnati i militari della Compagnia Carabinieri di Venaria Reale, le Aliquote di Primo Intervento (A.P.I.) e il Nucleo Radiomobile di Torino, le Squadre Operative di Supporto (S.O.S.) del 1° Reggimento Carabinieri “Piemonte”, i negoziatori dell’Arma, gli artificieri antisabotaggio, le unità cinofile di Volpiano e il G.I.S. (Gruppo di Intervento Speciale). È stato simulato un attacco armato all’interno dello stabilimento ENI.


Robassomero (TO), 10 ottobre 2025 — Alle prime luci dell’alba, a partire dalle ore 07.00, lo stabilimento ENI di Robassomero è stato teatro di una complessa esercitazione organizzata dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Torino, finalizzata a testare le capacità operative, il coordinamento e la tempestività d’intervento delle diverse componenti specializzate dell’Arma in situazioni di emergenza ad alta criticità.
L’attività addestrativa ha visto impegnati i militari della Compagnia Carabinieri di Venaria Reale (TO), supportati da reparti di élite come le Aliquote di Primo Intervento (A.P.I.) del Nucleo Radiomobile di Torino e le Squadre Operative di Supporto (S.O.S.) del 1° Reggimento Carabinieri “Piemonte”. Questi reparti, riconosciuti per il loro elevato livello di addestramento e per la loro versatilità tattica, sono in grado di fronteggiare situazioni di minaccia improvvisa e di elevata intensità, intervenendo con rapidità e precisione.
A completare il dispositivo di sicurezza erano presenti anche unità altamente specializzate: i negoziatori dell’Arma, gli artificieri antisabotaggio e le unità cinofile, tutti coordinati sotto la supervisione della Sezione Negoziazione e Consulenza Operativa del G.I.S. (Gruppo di Intervento Speciale), il reparto d’élite dell’Arma dei Carabinieri specializzato nella gestione di crisi complesse e situazioni con ostaggi.
Lo scenario operativo
Nel corso della simulazione, le forze in campo si sono trovate ad affrontare un uomo armato che, dopo essersi introdotto all’interno dell’area industriale accodandosi a un camion in ingresso, si è barricato negli uffici dello stabilimento, dichiarando di possedere una presunta carica esplosiva.
Le varie unità operative hanno rapidamente attivato il protocollo d’intervento previsto per le situazioni di “attacco interno”, delimitando l’area, avviando i contatti con l’aggressore tramite i negoziatori e predisponendo l’intervento tattico delle squadre di primo impiego.
Il Nucleo Cinofili di Volpiano ha poi avuto un ruolo decisivo nella fase conclusiva: il cane anti-esplosivo ha individuato il finto ordigno nascosto all’interno della struttura, successivamente neutralizzato dagli artificieri antisabotaggio. La crisi è stata quindi risolta positivamente, senza danni a persone o cose.
L’obiettivo principale dell’esercitazione è stato quello di verificare e migliorare la sinergia tra le diverse componenti operative dell’Arma, ottimizzando i tempi di risposta, la catena di comando e le procedure di ingaggio in scenari di minaccia reale.
Lo stabilimento ENI ha offerto uno scenario di alto realismo operativo, permettendo di riprodurre dinamiche simili a quelle di un attacco terroristico o di un’azione criminale armata in un contesto industriale sensibile.
Queste attività, condotte periodicamente sul territorio, rappresentano un fondamentale banco di prova per la sicurezza pubblica, consentendo di affinare tecniche, tattiche e protocolli di coordinamento tra reparti ordinari e speciali.
L’esercitazione di oggi a Robassomero conferma l’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri nel mantenere elevati standard di prontezza operativa, garantendo la tutela dei cittadini, delle infrastrutture strategiche e del tessuto produttivo del Paese.

 


Autore:
Nicola Cuomo