Questa mattina 28 maggio, all'ex parco Dora di Torino, è stato arrestato Elmahdi Halili, 29enne marocchino naturalizzato italiano. Halili è stato fermato con l'accusa di partecipazione ad associazione terroristica internazionale, legata allo Stato Islamico (ISIS). L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita dalla questura di Torino al termine di un'indagine condotta dalla Digos di Torino, sotto la direzione di Carlo Ambra e coordinata dalla Procura torinese. Elmahdi Halili è noto per essere l'autore dei primi testi di propaganda jihadista scritti in italiano. La sua attività criminale era già stata sanzionata con due arresti precedenti, nel 2015 e nel 2018, quando viveva nel torinese. Entrambi i casi erano legati ai suoi stretti legami con Daesh e alle sue campagne di radicalizzazione e proselitismo condotte attraverso il web. A seguito delle condanne ricevute, ad Halili era stata revocata la cittadinanza italiana. Tuttavia, quando è stato scarcerato a fine luglio 2023, non è stato possibile procedere con la sua espulsione a causa di intoppi burocratici. Durante la sua detenzione, Halili avrebbe ulteriormente rafforzato il suo credo fondamentalista, manifestando un crescendo di atteggiamenti violenti sia in carcere che una volta tornato in libertà. Le indagini della polizia hanno rivelato che Halili aveva la ferma intenzione di continuare a portare avanti la causa jihadista, rendendolo una figura pericolosa e attiva nel panorama del terrorismo. L'arresto di Halili Elmahdi rappresenta un importante successo per le forze dell'ordine italiane, impegnate nella lotta contro il terrorismo e la radicalizzazione, confermando la loro attenzione e determinazione nel prevenire e contrastare minacce alla sicurezza nazionale.